3.1.j) Regole di calcolo della tariffa

Regole di calcolo della tariffa, con indicazione in forma fruibile per gli utenti, anche attraverso esempi, delle variabili su cui si basa il calcolo della quota fissa e della quota variabile, delle riduzioni applicabili agli utenti domestici e non domestici, dei meccanismi di conguaglio, delle imposte applicabili

Ultima modifica 8 luglio 2024

Per il dovuto TARI è necessario calcolare la quota fissa e la quota variabile, distinguendo se si tratta di un immobile ad uso domestico o non domestico.

Gli elementi utili per il calcolo TARI sono i seguenti:

  1. superficie in metri quadri
  2. periodo di riferimento
  3. nucleo familiare
  4. quota fissa
  5. quota variabile
  6. quota provinciale (TEFA) 4% dell’imponibile

Utenze domestiche

La quota fissa della TARI si ottiene moltiplicando la superficie in metri quadri dell’immobile per la relativa tariffa fissa stabilita dal Comunale.

La quota variabile della TARI è, invece, stabilita dal Comune in base al numero di persone che occupano l’immobile.

Le due quote vengono sommate e, al risultato ottenuto, viene applicato il tributo provinciale pari al 4% dell’imponibile.

Esempio di calcolo:

Utenza domestica - due occupanti

 Per un’utenza domestica di 100mq il totale dovuto, considerando l’addizionale provinciale pari al 4% e un periodo di 365 giorni, ammonta a €160,00 calcolato applicando:

Tariffa fissa: € 0.406

Tariffa variabile: € 113,071

Quota fissa: €0.406 *100 * (365/365) = € 40,60

Quota variabile: €113,071 *(365/365) = €113,07

Totale imposta: €40,60 + €113,071 = €153,67

Totale: €153,67 +4% = €159,82

Totale arrotondato: €160,00

 

Per utenze non domestiche

La quota fissa della TARI si ottiene moltiplicando la superficie in metri quadri dell’immobile per la relativa tariffa fissa (stabilita dal Comune in base alla relativa categoria di appartenenza) secondo la formula metri quadri x tariffa fissa.

La quota variabile della TARI si ottiene moltiplicando la superficie in metri quadri dell’immobile per la relativa tariffa variabile (stabilita dal Comune in base alla propria categoria di appartenenza) secondo la formula metri quadri x tariffa variabile.

Le due quote vengono sommate e, al risultato ottenuto, viene applicato il tributo provinciale pari al 4% dell’imponibile.

Esempio di calcolo:

Utenza non domestica – autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta

Per un’utenza non domestica di 100mq il totale dovuto, considerando l’addizionale provinciale pari al 4% e un periodo di 365 giorni, ammonta a € 141,00 calcolato applicando:

Tariffa fissa: € 0,462

Tariffa variabile: € 0,896

Quota fissa: € 0,462 * 100 * (365/365) = € 46,20

Quota variabile: € 0,896 * 100 * (365/365) = € 89,60

Totale imposta: € 46,20 + € 89,60 = € 135,80

Totale: € 135,80 + 4% = €141,23

Totale arrotondato: € 141,00


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